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Mercatini dell'antiquariato, collezionismo e usato, no artigianato
Mercatino di: Domenica 27 Luglio 2025 dalle ore 6.30 alle 19.30 (vedi calendario) Mercatino di: Domenica 03 agosto 2025 dalle ore 6.30 alle 19.30 (vedi calendario) Mercatino di: Sabato 09 Agosto 2025 dalle ore 6.30 alle 19.30 (vedi calendario)
Contatti: Per informazioni e per aderire con un vostro banchetto, privilegiamo il contatto telefonico: Gianni Baldo tel. 3493984628
Adolfo Segato tel. 3405431715
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AGORDO - CAPOLUOGO DI VALLATA
Situata a 611 metri al centro di una splendida conca dolomitica, Agordo è un piccolo ed accogliente centro sorto in un territorio dalle eccellenti potenzialità turistiche; la sua denominazione potrebbe essere accostata a “gortus” (forra) nell’evidente significato orografico dell’accesso per la gola del Cordévole. La superficie comunale occupa un’area di 2367 ettari attorniata da uno stuolo di cime: Agnèr Pale di S.Lucano, Framónt, Moiazza, Tàmer-S.Sebastiano-Moschesìn, Célo, Ferùch-Pizzón; vi risiedono circa 4200 abitanti. Luogo d’antico insediamento, la cittadina ha avuto origine da una curtis romana poi ampliata da genti longobarde - e successivamente venete - che penetrarono dall’area bellunese anche queste impervie valli ricche di minerali. E proprio la ricchezza di Agordo si è basata nei secoli sullo sfruttamento del vicino giacimento di Valle Imperina ma anche su quello forestale dell’intera vallata nonché sul traffico commerciale del distretto: tali attività hanno arricchito nei secoli il centro di pregevoli edifici che circondano il grande prato del Brói e la centrale Piazza Libertà. Oggi l’attività principale dei suoi abitanti è volta all’industria dell’occhiale con la sede “madre” degli stabilimenti “Luxottica Group” in località Valcòzzena; rilevante è anche il settore terziario pur con alcune sofferenze. Nodo stradale di primaria importanza , Agordo gode di un clima mite; la modesta altitudine lo indica come luogo di soggiorno arricchito dalla possibilità di numerosi e facili percorsi escursionistici anche motivo d’interesse culturale (note dal libro “Agordo e la Conca Agordina” di Giorgio Fontanive; Edizioni Lagiralpina, 2015). |
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FORCELLA AURINE (Gosaldo) Mercatini dell'antiquariato, collezionismo e usato, no artigianato Mercatino di: Martedi 12 Agosto 2025 dalle ore 6.30 alle 19.30 (vedi calendario) Contatti: Per informazioni e per aderire con un vostro banchetto, privilegiamo il contatto telefonico: Gianni Baldo tel. 3493984628
Adolfo Segato tel. 3405431715
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Forcella Aurine (Gosaldo) Sino alla costruzione del primo albergo (1921), Forcella Aurine era una località di transito disabitata, frequentata per il pascolo e la fienagione. La prima abitazione stabile fu realizzata nella seconda metà dell'Ottocento, ma venne distrutta da un incendio nel 1929. Durante la prima guerra mondiale vi venne costruita una strada militare della quale si possono ancora notare le tracce, parallela all'attuale strada provinciale. Il primo albergo risale al 1921; da allora la località è divenuta una frequentata meta turistica. Venne ricostruito e venduto a una famiglia che lo incendiò per guadagnare i soldi dell'assicurazione. Ancora oggi rimangono i resti dell'albergo distrutto. |
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VALLE IMPERINA (Rivamonte Agordino) Mercatini dell'antiquariato, collezionismo e usato, no artigianato Mercatino di:Domenica 20 luglio 2025 dalle ore 6,30 alle 19,30 (vedi calendario) Mercatino di Sabato 16 agosto 2025 dalle ore 06,30 alle 19,30 (vedi calendario) Contatti: Per informazioni e per aderire con un vostro banchetto, privilegiamo il contatto telefonico: Gianni Baldo tel. 3493984628
Adolfo Segato tel. 3405431715
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Valle Imperina (Rivamonte Agordino): Storico sito d’archeologia mineraria Lo sfruttamento dell’ammasso cupro-piritifero di Valle Imperina situato nel Comune di Rivamonte Agordino, rappresenta una essenziale pagina di storia locale, rinnovando oggi un grande motivo d’interesse che - con il recupero organico e strutturale avviato nel 1994 - fortunatamente sta facendo risorgere 500 anni di vicende legate al lavoro minerario. Il giacimento è stato sfruttato con differenti indirizzi d’utilizzo evolutisi con le necessità industriali della pianura; per la gran parte il lavoro è stato volto al recupero del rame contenuto in bassissime percentuali nel minerale di cui era maggiormente ricco, vale a dire la calcopirite, un solfuro misto di ferro e rame (CuFeS 2 ). Nonostante questo handicap e numerosi problemi di coltivazione (venute d’acqua, instabilità delle rocce attraversate, stillicidi acidi), nel maggior periodo di fervore minerario la produzione di rame raggiunse buoni livelli (fin quasi 3000 quintali di rame/anno), complice la forte attenzione rivolta ad ogni fase della lavorazione su un modello industriale di cui Valle Imperina rappresentava un esempio di scala europea; aumentate le difficoltà di raffinazione metallurgica, all’inizio del ’900 il minerale venne successivamente utilizzato per la produzione di fertilizzanti chimici. Le miniere sono chiuse dal settembre 1962 per esaurimento del giacimento e il degrado si è rapidamente impossessato di ogni struttura. Successivamente, sotto la direzione tecnica della Comunità Montana Agordina e con il coinvolgimento di più enti locali, sin dagli anni ’90 si sta tentando di riportare il sito nella giusta attenzione riproponendolo come importante esempio di archeologia industriale per turisti, studiosi e appassionati anche con la progettata realizzazione di un percorso in sotterraneo essenziale per il richiamo promozionale, assieme ad altre iniziative cui si sta attendendo (dal libro di G.Fontanive “Agordo e la Conca Agordina-Dolomiti”, 2015). |
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L’AGORDINO: ALCUNE NOTIZIE
L’Agordino, comprensorio di circa 660 kmq situato in provincia di Belluno, si colloca nel cuore dei “Monti Pallidi”, occupando un’area vigilata da alcuni dei più importanti massicci dolomitici: Pale di S.Martino (Agnèr, Pale di S.Lucano, Focobon), Marmolada, Sella-Boè, Civetta-Moiazza, Pelmo, Tàmer-S. Sebastiano. La centralità della posizione geografica intersecata dal meridiano a 12° di longitudine est di Greenwich, è sottolineata proprio dalla presenza di questi gruppi che fanno da spartiacque alle vallate limitrofe di Primiero e Fassa (Trentino), Badia (Alto Adige), Ampezzo, Cadore e Zoldo (Belluno); sullo stesso meridiano si pone approssimativamente l’asse del torrente Cordévole che - con il Gàder (Val Badia) - rappresenta il confine orografico tra Dolomiti Orientali ed Occidentali.
Il territorio è suddiviso nelle seguenti municipalità: Agordo, Alleghe, Canale d’Agordo, Cencenighe Agordino, Colle S.Lucia, Falcade, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Voltago Agordino; i 16 comuni hanno costituito l’ente locale “Comunità Montana Agordina” - dal 2014 Unione Montana Agordina - che ha sede nel capoluogo di vallata (vedi foto). Dal punto di vista idrografico il comprensorio coincide in modo quasi perfetto con il bacino medio-alto del già citato Cordévole, principale affluente di destra del Piave, in cui versa le sue acque dopo 71 km di corso. La popolazione è di quasi 20.000 abitanti dediti all’industria, al piccolo artigianato, al commercio, all’agricoltura e al turismo (note dal libro “Agordo e la Conca Agordina” di Giorgio Fontanive; Edizioni Lagiralpina, 2015).